Ecclesiastico francese, scrittore latino medioevale. Di origini nobili, era
fratello del commediografo Guglielmo di Blois. Forse fu allievo o ebbe contatti
con Giovanni di Salisbury, essendo evidente l'influenza di questi sulle opere di
P. Completò gli studi, iniziati a Tours, in parte a Bologna (per
il Diritto), in parte a Parigi (per la Teologia). Nel 1167 ebbe l'incarico di
precettore del re normanno Guglielmo II e in tale veste esercitò una
certa ingerenza nella politica del Regno di Sicilia. Dopo aver rifiutato la sede
arcivescovile di Palermo e Rossano, fece ritorno in Francia; in seguito fu alla
corte inglese come consigliere di Enrico II, poi in qualità di
cancelliere dell'arcivescovo di Canterbury, per il quale effettuò due
ambascerie a Roma. La sua produzione letteraria fu estremamente vasta e
comprende: 243
Epistolae, di grande valore storico-culturale; 65
Sermones;
Opuscoli di argomento teologico, quali
De
transfiguratione, De conversione S. Pauli, De confessione, De amicitia
christiana, De prestigiis fortunae, ecc.; un trattato di retorica,
Libellus de arte dictanti rhetorice, che mostra la sua competenza nella
più classica delle arti; componimenti in versi, di tipo goliardico o
moraleggiante, quali
Contra cervisiam, De lucta carnis et spiritus, ecc.
Stile e lessico di
P. sono tra i migliori nel panorama letterario latino
del XII sec. (Blois 1135 circa - 1203 circa).